Un Incontro dedicato a Te in comunione con Madre Natura, accompagnati dall’Energia Vitale delle Essenze Floreali Australiane.
Un approccio dolce e una sapienza antica per il Tuo Benessere.
L’incontro è aperto a tutti – anche a coloro che non hanno partecipato a gruppi e incontri formativi precedenti. Ingresso gratuito – Consigliata la Prenotazione.V
Venerdì 25 marzo alle ore 20.30 presso: “Uno Spazio per Te” – via della Scuola,2 Ponte all’Ania (LU)Per info e prenotazioni contattare:mail: info@paolatorti.commobile: 338 8986571
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2022/03/jpeg-BARGA-AUSTRALIA-PAOLA-TORTI.jpg17551241paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2022-03-13 15:58:392022-03-13 16:01:36Un Aiuto Prezioso per il Tuo Benessere
Con il linguaggio e il nostro modo di comunicare possiamo fare la differenza nell’ambiente intorno a noi e quindi favorire un’atmosfera serena e distesa, oppure ostile e disarmonica. In una conversazione infatti non portiamo soltanto le nostre parole, ma anche emozioni e stati d’animo che in quel momento ci accompagnano e tutto questo arriva a chi ci sta ascoltando. Quando parli e ascolti scegli di essere presente nella tua totalità, le tue relazioni ne beneficeranno!
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2021/06/Snapshot_439205.png6221276paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2021-06-23 04:50:422021-06-23 05:26:17RELAZIONI E COMUNICAZIONE
Benessere interiore e vita lavorativa sono strettamente correlati: quanto più una persona è aperta e consapevole delle proprie risorse mentali, emotive e fisiche, quanto più saprà attingere ad esse nell’affrontare situazioni stressanti o che creano difficoltà, tensione e ansia, senza farsi trascinare da impulsività o reattività del momento, ma rispondendo in modo equilibrato alle circostanze e necessità contingenti.
I ritmi di lavoro e di vita odierni, rendono difficile la conciliazione tra le nostre necessità e attitudini individuali e quanto ci viene richiesto a livello professionale e sociale.
Vediamo alcuni aspetti che creano maggiore difficoltà e che possono essere condizionanti per il benessere psicofisico:
Mancanza di separazione netta tra lavoro e altro: si torna a casa e si continua a lavorare, con il cervello e con il telefono. Smartphone e internet hanno fatto uscire il lavoro dai confini degli uffici-luoghi di lavoro, riducendo o eliminando la separazione casa-lavoro-hobby-altro…
Multitasking, è un bene o un male? Fare più di una cosa alla volta riduce l’attenzione e aumenta la superficialità dei contenuti. Essere coscienti e concentrati su un argomento principale permette di analizzarlo, risolverlo e introdurre creatività nella soluzione.
Distrazioni multiple e continue, come tenerle a bada?
Le distrazioni nel mondo lavorativo attuale sono in aumento costante, occorre essere consapevoli che alcune sono appunto “distrazioni” e vanno trattate come tali. L’uomo è un animale assetato di informazioni e si lascia trasportare senza una meta e senza sosta, ma subire informazioni senza comprenderle ed analizzarle non ha valore aggiunto, sapere qualcosa solo per il solo “gusto” di saperla è inutile.
Nella giornata lavorativa, il lavoro non ha fine temporale: ovvero non riusciremo mai a fare tutto quello che potremmo o a chiudere tutte le pratiche aperte, quindi vanno fatte delle scelte. Occorre essere coscienti e centrati nel saper dire di no in base alle priorità e non in base alle esigenze temporali.
Immersi nella frenetica quotidianità, si fa fatica a trovare la “passione”, ovvero l’aspetto del piacere nel fare le cose, ci vuole coscienza e allo stesso tempo creatività, per alimentare la nostra necessità quotidiana di soddisfazione nel fare qualcosa.
La pratica della Mindfulness, risulta essere di grande aiuto nell’affrontare, o meglio “attraversare”, queste difficoltà, in quanto aiutando le persone a rimanere nel momento presente, rinforza la capacità di rispondere alle esigenze e circostanze del momento con maggiore equilibrio e centratura.
Numerosissime ricerche e studi scientifici di livello internazionale, hanno validato l’efficacia e utilità della mindfulness in molteplici ambiti:
Riduzione di stress, ansia e depressione,
Riduzione di aggressività e impulsività;
Capacità di accrescere l’autostima;
Migliorare l’intelligenza emotiva – gestione delle emozioni e dell’empatia
Miglioramento della capacità di orientarsi verso soluzioni funzionali e produttive (problem solving);
Maggiore apertura verso le novità e possibilità;
Incremento della capacità di circoscrivere problemi e criticità alla realtà contingente;
Maggior apertura mentale e propensione ad attingere alla propria creatività nella gestione e risoluzione di conflitti;
Miglioramento abilità comunicative;
Rinforzo dell’attitudine e apertura all’ascolto
Migliorare la comunicazione e l’attenzione in ambito lavorativo e scolastico.
Il termine Mindfulnessè la traduzione della parola Pali “sati”, che significa consapevolezza. Indica uno stato di “pienezza della coscienza”, nel quale si sperimenta uno stato di consapevolezza del momento presente, esente da giudizio, stando nel corpo, nel “qui e ora”. Le origini della mindfulness affondano nella filosofia buddhista e l’introduzione della sua pratica in ambito medico-terapeutico, è avvenuta grazie agli studi del biologo e professore americano Jon Kabat-Zinn – della School of Medicine dell’Università del Massachusetts – il quale fondò, alla fine degli anni Settanta, la Stress Reduction Clinic all’Università del Massachusetts, dove sviluppò il suo programma per la Riduzione dello Stress e per il Rilassamento (dall’inglese, Stress Reduction and Relaxation Program.
Ne corso degli anni, il suo programma di riduzione dello stress attraverso la mindfulness (MBSR), ha portato alla nascita di nuovi programmi terapeutici applicati in molteplici campi.
PROTOCOLLO MINDFULNESS PSICOSOMATICA (PMP)
La Mindfulness Psicosomatica (PMP), è un sistema orientato alla consapevolezza di sé e alla crescita personale, che associa alla pratica della mindfulness, tecniche di consapevolezza corporea, emotiva e cognitiva, quali body flow, esercizi di energetica (dolce e forte), body scan psicosomatico (1°grado intensità), consentendo di sperimentare uno stato di consapevolezza globale di sé, che supera la divisione mente, corpo, emozioni.
L’ approccio integrato (corporeo-emotivo-cognitivo) che si sperimenta nel corso degli incontri, risulta particolarmente utile anche nella riduzione di:
Iperattività mentale;
Chiusure emotive;
Bassa sensibilità corporea e rigidità nel corpo
La Mindfulness Psicosomatica PMP prevede tre tecniche fondamentali:
CONSAPEVOLEZZA DEL RESPIRO – MINDFULNESS
E’ l’esperienza centrale degli incontri del percorso e consiste nel portare l’attenzione al proprio respiro e ai movimenti dell’addome nelle fasi di inspirazione ed espirazione, stando presenti a quello che c’è, momento per momento, con atteggiamento accogliente e non giudicante.
Con il proseguire della pratica si arriva a poco a poco – ognuno con i propri tempi individuali – all’esperienza della consapevolezza del proprio respiro, che successivamente viene esteso alla consapevolezza dei propri pensieri, stati d’animo ed emozioni, fino a comprendere la realtà e ambiente che ci circonda(consapevolezza globale di sé)
Successivamente, si sperimentano le altre due principali tecniche del percorso:
BODY SCAN PSICOSOMATICO
Da questo spazio di percezione interiore, proseguendo l’ascolto consapevole del respiro, si porta gradualmente l’attenzione nelle varie parti del corpo, descrivendo le sensazioni e l’esperienza che si prova, momento per momento.
Si tratta di “guardare” e accogliere le esperienze interne – piacevoli e spiacevoli- senza giudicarle, semplicemente accogliendole per quello che sono.
Durante la pratica, portando l’attenzione al nostro interno, è possibile cogliere alcune differenze: ad esempio percepire parti del corpo più leggere o pesanti.
Prendendo consapevolezza delle tensioni (muscolari e posturali) e delle emozioni trattenute ad esse collegate, si impara a poco a poco ad accoglierli e scioglierli, trasformandoli in risorse ed energia per noi.
ENERGETICA (BODY SCAN ATTIVO)
Gli esercizi di Energetica Dolce (Yin) e Forte (Yang), sono finalizzati all’esplorazione dinamica del corpo in movimento, che consentono di portare consapevolezza alle energie corporee, fluide o bloccate.
In particolare, attraverso gli esercizi di energetica dolce si sperimenta il piacere della lentezza dei movimenti nella loro fluidità, il rilassamento, il senso di leggerezza e armonia, andando a sciogliere le tensioni muscolari e le principali protezioni di difesa collegate ai blocchi (petto, gola, stomaco e pancia) e zone del corpo con minore sensibilità (bacino e parte inferiore della schiena).
Gli esercizi di Energetica Forte consentono invece di accedere alle proprie capacità di difesa e forza, permettendo allo stesso tempo di scaricare gradualmente e in modo consapevole, l’aggressività. Con l’energetica yang si ricontatta la sensazione del proprio potere personale e il senso di radicamento nel proprio corpo.
Durante il percorso, si impara gradualmente ad attingere alle proprie risorse positive e potenzialità, recuperando energia, a beneficio del nostro equilibrio interiore e psicofisico, riscoprendo il piacere di esprimere il proprio potenziale e, quindi, di vivere pienamente.
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2021/03/lumaca-mindfulness.jpg513543paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2021-03-30 14:51:432021-03-30 14:53:40MINDFULNESS PSICOSOMATICA PER IL BENESSERE NELLA VITA LAVORATIVA
“La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima” (Henri Bergson)
Con il linguaggio e il nostro modo di comunicare (tono, ritmo, scelta delle parole), possiamo fare la differenza nell’ambiente intorno a noi e favorire l’instaurarsi di un’atmosfera accogliente e distesa, oppure ostile e disarmonica.
Abbiamo dentro di noi un vocabolario vastissimo con il quale possiamo comunicare chi siamo e quanto più riusciamo a farlo da uno stato di equilibrio e centratura, quanto più il nostro messaggio parlerà di noi e sarà autentico.
In una conversazione infatti, non portiamo soltanto parole, ma anche l’intento e lo stato emotivo che in quel momento le accompagna. E questo arriva a chi ci ascolta e che potrebbe anche esserne influenzato, in modo piacevole o spiacevole.
Quante volte ci è capitato di chiudere conversazioni anche utili e interessanti, magari con persone alle quali vogliamo bene, ma scandite da nervosismo e da un ritmo incessante, che non lasciava spazio al confronto?
Oppure dire o sentirsi dire frasi come “Parlare con te mi rasserena”, “Hai una tono di voce melodioso che mi calma e mi piace ascoltarti”.
Molti equivoci e incomprensioni nascono poi anche dal “non detto”, da tutto quello che non ci permettiamo di esprimere, rimandando l’occasione all’infinito per timore di esporci, oppure perché dubbi e insicurezze ci fanno tentennare e ci limitiamo a giri di parole che non arrivano al dunque. Con il risultato che la questione non si risolve e la nostra mancata comunicazione si traduce in frustrazione, sensi di colpa, nervosismo e rabbia.
Se il nostro obiettivo è migliorare la nostra capacità comunicativa, non limitiamoci soltanto a leggere libri o manuali sull’argomento, senz’altro utili e formativi – ma molto generali. Facciamo qualcosa su misura per noi: lavoriamo sulla nostra presenza interiore, capacità di ascolto e modo di comunicare.
Ci sono pratiche e accorgimenti che possono aiutarci a comunicare in modo autentico, spontaneo e pertinente al contesto e a chi ci ascolterà.
PORTARE PRESENZA NELLA COMUNICAZIONE
Negli ultimi anni la capacità di comunicare si è arricchita di nuovi strumenti e possibilità (smartphone, social, etc..) ed è in continua evoluzione, ma accanto alle comodità, vanno riconosciuti anche i limiti che questi mezzi possono comportare: si passa dal sovraccarico di messaggi – e gruppi chat – inutili, a una comunicazione ridotta a un veloce e scarno scambio di sms (spesso soltanto a “dare” informazioni – per poi limitarsi a un ascolto superficiale dei messaggio altrui).
Sappiamo che il punto non è tanto negli strumenti di comunicazione, ma nell’uso che se ne fa.
Diventare osservatori di sé stessi: ognuno di noi ha uno stile e un proprio modo di comunicare, unico e personale, che è utile innanzitutto guardare da “osservatore”. Facciamo tesoro di ogni spunto critico che gli altri ci portano e cominciamo a osservare “come” comunichiamo il nostro pensiero (tono della voce, gestualità, se tendiamo a “parlare sopra” gli altri, se il nostro ascolto, indipendentemente dai contesti, tende all’impazienza…). Portiamo poi la nostra attenzione a quegli aspetti che di solito notiamo negli altri e che magari provocano la nostra irritazione e consideriamo la possibilità che forse quegli aspetti sono anche nostri.
Mettiamoci ogni tanto nei panni degli altri: proviamo – per quanto ci è possibile – a vedere le cose anche dal punto di vista degli altri. Questo può rappresentare un buon passo verso una maggiore comprensione reciproca.
Punti di vista: teniamo presente che il nostro punto di vista può condizionare il nostro ascolto e quindi la comprensione di quello che l’altro ci sta dicendo.
Prima di passare a conclusioni affrettate, chiediamo chiarimenti: al nostro interlocutore arriverà il messaggio di essere ascoltato (che non è poco) e le sue risposte aiuteranno noi a capire meglio il suo pensiero.
La scelta del momento giusto: un errore frequente è quello di parlare mossi dall’urgenza di “far arrivare” subito il proprio messaggio. Ma la scelta del momento va calibrata anche sulle esigenze di chi ci ascolterà. Non tutti gli argomenti possono essere affrontati in qualsiasi momento e contesto.
Se risulta difficile individuare il momento giusto, chiediamo apertamente un incontro: delegando la scelta del momento all’altra persona, le daremo modo di prepararsi a riceverci.
Se poi ci accorgiamo che chi ci ascolta in quel momento è nervoso o di fretta – quindi poco ricettivo – non insistiamo. Non verremmo comunque ascoltati e potremmo veder sfumare – per reazione- una successiva occasione di dialogo.
Spazi di silenzio: se nel dialogo si affacciano aspetti interessanti o inattesi, concediamoci delle pause. Facendo questo daremo loro valore e lasceremo spazio a quanto detto di sedimentare, dandoci la possibilità di osservarlo meglio.
Meditiamo: le pratiche di consapevolezza e in particolare la mindfulness, svolte con regolarità, favoriscono l’apertura di un canale comunicativo con noi stessi e la nostra interiorità, influenzando positivamente anche il nostro modo di comunicare con gli altri. Prendere coscienza, da un’ottica aperta e non giudicante, dei nostri schemi comportamentali e di reazione, ci aiuta a trasmettere chi siamo in modo autentico e spontaneo, permettendoci anche di “aggiustare il tiro”, quando necessario.
RICONTATTARE LA NOSTRA GENUINITA’ ESPRESSIVA
Tenere un diario, un quaderno per le riflessioni o come lo vogliamo chiamare – scritto rigorosamente a mano – da tenere nella borsa o in macchina, nel quale annotare brevi riflessioni, intuizioni, pensieri, qualcosa che magari abbiamo visto o ascoltato e che ci ha colpito; può essere anche un giudizio verso qualcosa o qualcuno… Annotiamo l’effetto che ci ha fatto, l’emozione che abbiamo sentito “salire” dentro di noi…
Raccontare di noi scrivendo, ci offre la possibilità di osservare meglio momenti ed esperienze e di farne tesoro; magari rielaborarle in futuro, quando le rileggeremo. Non è la stessa cosa farlo con un tablet o un PC. Quando scriviamo a mano, si apre un canale, una connessione, tra la nostra mente e il nostro corpo: compiamo un’azione fisica che ci differenzia dagli altri e che appartiene solo a noi (grafia) e nella quale non esiste un correttore automatico o un suggeritore: sta a noi trovare le parole giuste per descrivere i nostri pensieri e dare loro una forma con le nostre mani.
Numerosi studi confermano che scrivere a mano favorisce la capacità mnemonica, la concentrazione e il senso critico, perché stimola la capacità di focalizzarsi sugli obiettivi, organizzando idee, pensieri e opportunità.
In tempi di globalizzazione, scegliere ogni tanto di scrivere a mano, significa anche fare un piccolo passo controcorrente per estraniarci in uno spazio tutto nostro, nel quale dare forma espressiva alla nostra unicità.
Una buona comunicazione nasce anche da scelte come questa: concedersi il tempo di accogliere e ascoltare quello che abbiamo dentro e farlo nostro.
FIORI AUSTRALIANI E COMUNICAZIONE
BUSH FUCSIA
(Epacris longiflora)
La pianta cresce in penombra, nelle brughiere e nel sottobosco di foreste secche.
I fiori, lunghi e tubolari, sono di colore rosso con le punte bianche.
Dagger Hakea fiorisce in tarda primavera, con fiori bianchi o crema, emanando un gradevole profumo di miele e cannella, tra i più gradevoli tra i fiori selvatici australiani. L’essenza aiuta a elaborare stati d’animo di amarezza, rabbia e risentimento, favorendo l’espressione aperta ed equilibrata del proprio pensiero e dei propri sentimenti. A livello fisico svolge un’azione drenante sul fegato.
Le essenze vanno assunte in diluizioni opportunamente preparate
7 gocce la mattina e 7 gocce la sera
“Se vogliamo essere maggiormente connessi con gli altri non dobbiamo mandare loro più SMS, ma dobbiamo ascoltarli di più.” (Thich Nhat Hanh)
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2021/03/FOTO-COMUNICARE-ANDANDO-OLTRE-LE-PAROLE.jpg264321paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2021-03-30 14:44:302021-03-30 14:54:02COMUNICARE ANDANDO OLTRE LE PAROLE
GIORNATA INTERNAZIONALE UNESCO EDUCAZIONE 2021: “Recuperare e Rivitalizzare l’Educazione per la Generazione COVID19”
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2021/02/UNESCO-2021-PAOLA.jpeg1275895paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2021-02-01 09:59:312021-02-01 09:59:33I PROGETTI SVOLTI A SOSTEGNO DELL'EDUCAZIONE DURANTE IL LOCKDOWN
Judgments and Conditioning can limit behaviors and choices and therefore the freedom to express fully yourself. The time taken to pay attention to limiting beliefs takes away an enormous amount of energy, which we often do not realize, because we are committed to managing the discomfort they cause. Think about how much energy you lose when your mind is occupied with fears and doubts about what you do when you also question choices that you feel strongly yours but, not being them for others, you continue to postpone, moving away yourself from what you really feel yours. Limiting beliefs give a narrow and distorted vision of reality, which leads to live with “the hand brake”, blocked by feelings of guilt, fears and a sense of inadequacy, which find fertile ground in insecurity and lack of confidence in your abilities. In reality, much of the judgment that we perceive externally, born within us, in our mind: in fact, people do not spend their lives observing and judging us and, in any case, even if they do this, it would be their point of view, which could bring us also a useful reflection, but without taking our balance away. The effect that the opinions of others can cause inside us, also depends on the strength of the judge who lives within us. In limiting beliefs, there are in fact present and internalized judgments and criticisms received in the past from people considered authoritative and reference, such as your parents or other educational figures, opinions that can continue to influence your present. Internalized opinions and judgments of others, if negative, can in fact lead to live the present with an excessively severe and critical attitude. Your thoughts could instead be used in a healthier and more constructive way, looking with love and acceptance of who you are: a person who sometimes stumbles or makes mistakes, but who every time has the possibility to get up and go further, making choices in harmony with yourself, day by day. If you have recurring thoughts such as: • I’m not able • I’m always wrong • I could have done better / more • Others are better than me • I’m too fat • I am ugly Or your actions and choices are conditioned by doubts such as: • If I do this, or if I’m wrong, what will they think of me? • If I show my fragility / weakness they will no longer love me • I don’t want to go out tonight, but if I don’t maybe my friends will be upset or they will think I’m weird. Perhaps the time has come to give space to new thoughts, more useful for your emotional wellbeing So what can you do to let go of these limiting beliefs and head for the freedom to be yourself? FIVE STEPS TOWARDS FREEDOM 1) COMMUNICATE WHO YOU ARE! First of all, when you talk with people, avoid talking about yourself in a negative way: perhaps without realizing it, you define yourself with devaluing and excessively critical words. Doing this it takes away value from who you are and reinforces unfounded beliefs that you don’t deserve. 2) NEUTRALITY: when someone express negative opinions or judgments about you or what you are doing, consider them for what they are: the opinion of another person. Listen to what they are told without discarding it in advance, but don’t make your emotional well-being and who you are depending on the words of other people (words that are often nothing more than the projection of something that is theirs but that has nothing to do with you). 3) LISTEN YOUR BODY: in your daily life, pay attention to the sensations you feel at the physical level when you make choices or take actions that you do not feel yours and situations in which fears and insecurity create discomfort to you. Observe if you feel tension, perhaps in the stomach or chest area, which arise only in these situations. They may seem trivial observations, but in reality they can provide you an extra key to understanding the effects and consequences of your conditioned actions. 4) TRY ASKING YOURSELF: Who are you pleasing? In what I am doing Is there a real desire of mine or am I pleasing the will of someone else, perhaps to feel loved and accepted? Gradually acknowledging how much your behaviors and actions are truly wanted, allows you to take the first step in letting go of your limiting thoughts. 5) Finally, take HEALTHY DISTANCES from sad memories of the past: withholding painful experiences with the memory, moves you from the present, increases the insecurity and discomfort of unresolved emotional wounds, which should instead be integrated. This does not means erasing the past, but giving yourself a chance to experience your life and creative force now. If letting go of limiting thoughts and conditioning is difficult, or you prefer to be supported in doing this, we can take this step together, in a path tailored to you. From respect and acceptance of yourself, you can create a new way of “being in life”, in the full manifestation of who you are. FEARLESS. Dott.ssa Paola Torti Professional Counselor – Trainer – Mindfulness Coach www,paolatorti.com
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2021/01/FOTO-SENZA-SCRITTA.jpg7201280paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2021-01-23 15:05:572021-03-30 14:59:31JUDGMENTS AND CONDITIONING - GIUDIZI E CONDIZIONAMENTI
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/12/FRONT-PAGE-SOLSTIZIO-END-2020-PAOLA-2.png7201280paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2020-12-30 08:48:402021-01-28 20:01:452020: Un Anno Particolare - A Different Year
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/11/Snapshot_2.png20003566paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2020-11-30 04:38:262021-01-23 21:26:20PILLOLE DI COUNSELING CON PAOLA TORTI- VIDEO
https://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/10/IMG-20200905-WA0027-1.jpg12001600paolatortiweb@gmail.comhttp://paolatorti.com/wp-content/uploads/2020/03/logo-png-pola-torti-300x67.pngpaolatortiweb@gmail.com2020-10-26 20:48:372021-01-24 03:39:28PROFESSIONAL COUNSELING: ATTIVITA' E SERVIZI - VIDEO