QUELLA DOLCEZZA CHE FA MALE
- Cosa vuoi che sia, ci sono cose peggiori nella vita;
- Come hai fatto a non accorgertene prima?
- Chissà cosa mangiava;
- Conosco tante persone che ce l’hanno e fanno “una vita normale” di cosa ti lamenti?
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, 14 novembre 2023, riporto alcune frasi che spesso vengono dette a chi sta vivendo l’esordio di questa patologia, ai genitori di bambini e adolescenti che improvvisamente si trovano a convivere con l’insulinodipendenza e con tutto quello che questo comporta: a livello personale, emotivo, familiare e sociale.
La maggior parte delle persone non sa cosa significa convivere con il diabete, in particolare quello di Tipo 1: dai gravi rischi che comportano le ipoglicemie, al vivere perennemente con un microinfusore e un sensore nel corpo e molto altro.
In occasione di questa Giornata, credo sia importante ricordare che nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di dire a qualcun’altro come “deve sentirsi” in presenza di una patologia, né sminuire qualcosa che non conosce e non vive in prima in persona.
Proviamo a considerare che chi sceglie di parlare e condividere con noi un dolore tanto grande quanto intimo, desidera soprattutto ascolto e magari un abbraccio silenzioso, ma pieno di rispetto.
Impariamo a non dare consigli non richiesti, che spesso trasudano solo una profonda ignoranza (non conoscenza) dell’argomento e proviamo invece a guardare negli occhi chi ci sta parlando: forse ci accorgeremmo che questa persona non sta vivendo la “vita normale” che pensiamo.
Un abbraccio grande, dal cuore a tutti coloro che convivono con il diabete, in particolare bambini e adolescenti e ai loro familiari che con il coraggio e il sorriso affrontano ogni giorno con coraggio guerriero la loro “Nuova Vita Normale”.
Paola Torti
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